Il percorso
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- Published on 29 May 2012
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Oltrepassata tale frazione si percorre la mulattiera che porta in località Resolina e qui, svoltando a sinistra, si prende lo sterrato che porta nel caratteristico borgo rurale di Cormignano a quota 1401 m. Proseguendo lungo lo sterrato, attraverso il bosco, si raggiunge la località Stol a quota 1750 m. e con vari cambi di pendenza, dai 20° ai 27° gradi, ci si porta al Pianaccio a quota 2180 m. Appena fuori dal limite della vegetazione, a quota 2000 m., attraverso un panoramico sentiero in piano, si costeggia il Monte Pagano raggiungendo, sul versante opposto, la cima a quota 2348 m.
Da qui si scende, in facile cresta, fino alla Malga Val Bighera a quota 2000 m. dove è situato il primo cancelletto di controllo (tempo massimo per il passaggio degli atleti ore 3), punto in cui Ultra SkyMarathon e SkyRace si separano. Chi partecipa alla Ultra SkyMarathon prosegue, prendendo il percorso di sinistra, verso il primo dei laghetti Seroti (Lago Seroti Inferiore) a quota 2176 m. e percorrendo poi il “Sentiero dell’Asino”, da cui si gode una magnifica vista panoramica dell’incantevole e maestosa Val Grande, si inoltra attraverso dei mezza costa e rapidi saliscendi nel Parco Nazionale dello Stelvio.
Oltrepassato il “Corno dell’Omacciolo” si prosegue verso i Tremoncelli, per poi raggiungere il Cimone delle Valli, punto più alto del percorso a quota 2615 m.. Infine si giunge alla località “Plaz del’Asen” a quota 2047 m., punto di boa del percorso, dove sorge il Bivacco “S. Occhi”. Qui è situato il secondo cancelletto di controllo (tempo massimo per il passaggio degli atleti ore 5) ed ha inizio la seconda parte del percorso che riporta verso il paese.
Salendo, attraverso il “Sentiero del Pastore”, sul versante opposto della valle si incontrano per alcuni chilometri salite molto lineari e traversate su terreno facile che portano ad affrontare l’ultimo tratto impegnativo di salita per arrivare a quota 2530 m. a Cima Rovaia., località molto suggestiva con reperti della Prima Guerra Mondiale.
Si prosegue verso la “Plaza Granda” e poi scendendo in picchiata ci si inoltra nel bosco, attraverso una mulattiera, fino a raggiungere le baite in località “Borom” a quota 1520 m. Da qui si prosegue lungo lo sterrato fino ad immettersi nella strada che porta alla Frazione di Tu e da qui si raggiunge l’abitato di Vezza attraverso la strada vecchia. Il traguardo è situato in Piazza “IV Luglio 1866”.
N.B. Lungo l’intero tracciato della gara non c’è la presenza né di creste esposte né di corde fisse.
Passaggi più spettacolari:
Dal Monte Pagano e da Cima Rovaia si gode di un panorama splendido, che spazia dal gruppo dell’Adamello fino alle cime del gruppo del Bernina e del Disgrazia. Inoltre si attraversano sia sul Monte Pagano che sulla Cima Rovaia le fortificazioni della seconda e della terza linea del fronte italo-austriaco della prima guerra mondiale, recentemente restaurate. Non furono praticamente mai usate in maniera attiva durante la guerra, perché il fronte non si spostò mai stabilmente dalla prima linea del Tonale.
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Istruzioni:
Per ogni chiarimento sul percorso è possibile contattare Paolo Gregorini al numero di cellulare 339.3504408 oppure tramite email: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.